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Alto il desideriodi Pietro FedericoPiangi per un motivo così importante
(dall'autopresentazione) Impressività non espressività è la parola da prendere in considerazione ora, se ci preme anche solo un poco il destino dell’arte e con essa una maniera umana di guardare il mondo. Troppo chiusi troppo concentrati sul tentativo di esprimere sentimenti e pensieri: cose non cose, ultimamente senza luce o buio, senza respiro. L’esigenza che vedo emergere in me e nei tanti giovani scrittori, con cui tutt’ora condivido un’esperienza di passione e pazienza sulla poesia, è proprio quella di un’altra vita, non della nostra. Non quella in cui siamo abituati a rinchiuderci e a sbattere come pazzi in una camera imbottita. C’è bisogno di aprire gli occhi, di metterli nel mondo. I pensieri verranno guardando senza scrupoli, i sentimenti non resteranno a macerare nel chiuso di ciò che già sappiamo. La novità, la meraviglia, come potrebbero sgorgare da ciò che già abbiamo visto e udito, da ciò che già ha fatto i suoi cerchi nell’acqua e si è spento? |
grafica Kaleidon | © copyright fara editore |