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Il libro
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Ora non mi incanta più
di Gezim Hajadari
Ora non mi incanta più,
né il successo, né la fama.
Gioia e terrore
il mio essere.
Dolcemente l’Occidente
mi sta uccidendo.
Sogno spesso di tornare,
dove nessuno mi attende.
Nella mia patria
sono uno straniero.
Oltre la Parola
nulla mi è rimasto.
I giovani del villaggio
domandano incuriositi
quando mi vedono per le strade
di trent’anni fa:
«Chi è quel signore
con la barba incanutita?»
Altri mi scambiano
per uno hoxhë (1)
“Cosa sei venuto a fare? –
mi chiede una Voce –
ciò che è andato via
non tornerà mai più!”
(1) Hoxhë – sacerdote musulmano.
(dall'autopresentazione)
Gëzim Hajdari è nato nel 1957 a Hajdaraj, piccolo villaggio
collinoso della provincia di Darsìa (Lushnjë) dove durante
l’autunno e l’inverno si scatenano lampi e tuoni tremendi
e tira sempre vento. Nel paese natale ha terminato le elementari, mentre
ha frequentato le medie, il Liceo Scientifico e l’Istituto superiore
per ragionieri nella città di Lushnjë. Ha studiato Lettere
Albanesi a Elbasan e Lettere Moderne alla “Sapienza” di Roma.
La sua attività letteraria si svolge all’insegna del bilinguismo,
in italiano e albanese. Ha pubblicato le raccolte poetiche: Erbamara,
Antologia
della pioggia, Ombra di cane, Sassi controvento,
Corpo presente, Stigmate, Spine
nere, San Pedro Cutud:
Viaggio negli inferi del tropico, Maldiluna, Poema
dell'esilio.
Fa parte di numerose antologie e ha partecipato a vari reading di poesia.
È cittadino onorario della Città di Frosinone per meriti
letterari.
Sta curando, assieme a I. Mehadheb e S. Mugno, la traduzione in italiano
dell’opera del maggior poeta tunisino: Abau El Cacem Chebbi.
Ha vinto numerosi premi per la poesia come: Premio
Eks&Tra, Premio Montale (per la poesia inedita), Premio Dario
Bellezza, Premio Grotteria, Premio Trieste EtniePoesie… Le liriche
qui pubblicate fanno parte della raccolta inedita Liriche giovanili.
www.gianmariagiannetti.com
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