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L'universo che sta sotto le parole
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Recensioni e segnalazioni

Giorgio Bonacini su Carte nel Vento (nov 2022)

“… ho letto d'un fiato il 'Vecchio e nuovo'. Complimenti. 'Già c'è quel che manca' è superba: un universo dialogico con l'altro e l'universale vitale del sentimento di umanità, insopprimibile. Così la 46, la 47 che ci trascina nel ritmo del tempo interiore, la 48 che  raccorda e unisce al respiro del cosmo, e altre... (Francesca Ribacchi)

San Bonaventura informa (gennaio 2020)
Vincenzo Capodiferro (Insubria Critica)
Gian Ruggero Manzoni
Il blog di Marco Statzu
Arte insieme
Solofra Oggi (VIncenzo D'Alessio)

 

Alessandro Ramberti
Vecchio e nuovo
suggestioni in versi

In copertina: Icononogramma (opera di Massimo Pulini, 2018, olio su vetro, cm. 24 x 18)

Prefazione: Benoît Vermander, s.j.
Epilogie: Angela Caccia, Anna Ruotolo, Caterina Camporesi, Marco Statzu, Massimo Parolini, Vincenzo D’Alessio

(nel testo una calligrafia di Ardea Montebelli e disegni di Francesco e Giacomo Ramberti)

€ 10,00 pp. 96 (Vademecum 23), febbraio 2019
ISBN 978 88 94903 58 4

II al Premio Universmum Basilicata 2020
I al Premio Russell 2019
IV al Premio Dal Tirreno allo Jonio 2019
Medaglia d'oro ex aequo Premio Frate Ilaro del Corvo 2019
Menzone d'onore Premio Voci nel deserto 2019
Premio speciale Firenze Capitale d'Europa 2019
III ex aequo Premio Paolo Amato Città di Ciminna 2019
Segnalato dal Premio Montano 2019
III class. Premio Tra Secchia e Panaro 2019
Premio speciale poesia religiosa Parmapoesia 2019 “Il continuo dialogo col divino, che in questa silloge si fa preghiera, invocazione, ricerca, si esterna nella domanda che ogni uomo nel corso della vita si pone: Dimmi chi tu sei / ti ascolterò perdutamente / con sete in gola / da pellegrino.” (Maria Adelaide Petrillo)

Ecco dove siamo / in un ambiente che respira / e tinge il cuore / ai nostri piedi // urge continuare / aprire insieme tratti nuovi / ad ogni svolta / ci sono incontri // misteriosamente / li trovi incisi sulla roccia / segnali-guida / per te e per me.

«Consola e conforta il senso della nostra umana incompiutezza leggere questi testi di Alessandro Ramberti in cui reticoli di rigore metrico imprigionano ardite correlazioni del pensiero per tendere il dire poetico, in fascinoso plurilinguismo, verso quell’Oltre, chiuso nel mistero, che il cuore desidera, la mente immagina, ma solo le parole possono tentare di delineare.» (Rosa Elisa Giangoia)

«Dopo aver sfogliato e letto le tue poesie, posso dire che esse sono molto belle e ispirate dalla fede cristiana (in particolare dai testi e storie biblici), ma nello stesso tempo anche molto vicine alla vita concreta, in cui c’è una bellezza che va ben oltre i confini con i quali gli uomini separano gli uni dagli altri, perché la bellezza unisce ciò che l’uomo separa e lo fa senza forzatura in quanto riflesso della Bellezza trascendente.» (Don Giovanni Battista Sun Xuyi)

Alessandro Ramberti (Santarcangelo di Romagna, 1960) laureato in Lingue orientali a Venezia, ha vinto una borsa (1984-85) per l’Università Fudan di Shanghai. Nel 1988 consegue a Los Angeles il Master in Linguistica presso l’UCLA e nel 1993 il dottorato in Linguistica presso l’Università Roma Tre. Ha pubblicato in prosa: Racconti su un chicco di riso (Pisa, Tacchi 1991) e La simmetria imperfetta con lo pseudonimo di Johan Thor Johansson (1996). In poesia: In cerca (2004, Premio Alfonso Gatto opera prima e altri), Pietrisco (2006, premi Poesi@&Rete e Cluvium), Sotto il sole (sopra il cielo) (2012, Premio speciale Firenze Capitale d’Europa), Orme intangibili (2015, Premio Speciale Casentino, II class. Tra Secchia e Panaro). Nel luglio 2017 è uscita la raccolta Al largo (Premio speciale Cittadellapoesia, III class. Premio Graziano). Con l’Arca Felice di Salerno ha pubblicato la plaquette Inoltramenti (2009) e tradotto 4 poesie di Du Fu: Paese in pezzi? I monti e i fiumi reggono (2011). Con la poesia Il saio di Francesco ha vinto il Pennino d’oro al Concorso Enrico Zorzi 2017.

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