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Mario Turci - Della rosa e del serpente

Scheda:

Mario Turci
Della rosa e del serpente

Il numero sei nel Piccolo principe

I. Perche' il sei tenda al sette

Aprite di fronte a me

tutti i passaggi favorevoli,

datemi la forza di portare a compimento

il canto pieno di emozione;

proteggimi da dietro,

ascoltami con attenzione da davanti!

Prego, rimuovete gli ostacoli del cammino,

appianate le irregolarita' della strada!

Agli uomini della terra di mezzo,

prego, non provocate disgrazie.

Al bestiame delle mie divinita' luminose

non create sventure.

Kamlamie, Jakuty (invocazione sciamanica)

Sono gia' sei anni che il mio amico se ne e' andato con la sua pecora e io cerco di descriverlo per non dimenticarlo.

Antoine de Saint-Exupéry

Il tema sostanziale del Piccolo Principe (da ora in poi PP) e' quello del viaggio, un viaggio composito ed articolato, viaggio in cielo e in terra, dove l'interiorita', la vita e la morte, sono le dimensioni di un cammino il cui motivo intenzionale ultimo e la ricerca di stabilita'.
Una stabilita' anelata, ed in fine raggiunta, quale soluzione perentoria del conflitto fra se' e Mondo, nella continua ricerca di senso che e' nella cosciente consapevolezza della necessita' di un rapporto
costruttivo con gli Altri-nel-Mondo.

Il corpo e' nel viaggio il mezzo per il trasporto dell'identita' nei luoghi di ogni Altro, ed il corpo, strumentale, diviene qui contenitore, luogo dell'energia cinetica, ma secondario rispetto alla sostanza del viaggio che diversamente e' spirituale (senza corpo). Il percorso tracciato appare immediatamente circolare e basato su tappe che si situano sostanzialmente fra una rosa e un serpente. Due tratti essenziali, dalla rosa al serpente e, di ritorno, dal serpente alla rosa porteranno il protagonista (il PP) ed il suo accompagnatore (il Pilota) ad incontrare prima i Demoni dell'esperienza dello stare-al-mondo e, in un secondo momento, le Vie relative alla sostanza dei rapporti, fra gli uomini, che permettono la creazione del tessuto relazionale dell'essere-al-mondo.

L'avvio sostanziale del viaggio e' legato ad una crisi esistenziale del PP relativa alla scoperta della propria inadeguatezza a sostenere un rapporto equilibrato fra bisogni personali e prerogative degli altri (la Rosa). Viaggio che permetta quale risultato intermedio o finale, una emancipazione, una crescita, sorretta da un rapporto fra corpo e pensiero che privilegi quest'ultimo quale veicolo per una piu' facile " navigazione" nelle sostanze dell'esistenza.

L'incontro fra Pilota e PP e' in un percorso che, seppur capace di sovrapporsi nella sua parte centrale (diverso e' nella sua parte di preparazione e di compimento) si presenta per i due protagonisti secondo una distinta qualita' partecipativa: per il PP una partecipazione conoscitivo/esperienziale di carattere sciamanico nella quale la vicenda acquista il valore di esplorazione dell'"invisibile agli occhi"; per il Pilota una partecipazione conoscitivo/emozionale di carattere educativo per lui il compimento ultimo è nell'uscita dalla "malattia", propria dello stato di incompiutezza di quella sfera dell'affettivo che si considera "fondata e realizzata" nello sguardo "adulto" sulla realta' del mondo.

grafica Kaleidon © copyright fara editore