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Recensione
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Roberta Sangiorgi - Alessandro Ramberti (a cura di)
Mosaici d'inchiostro
€ 10,33 pp. 160 (Con ciò sia cosa che)
Incontro tra culture diverse: quale possibile identità?.
Un interrogativo che hanno raccontato uomini e donne
di Paesi e culture lontani.
Nonostante differenti radici, ununica consapevolezza: identità
è camminare nella memoria. Unemigrazione dentro sé
stessi a volte dolorosa, a volte gioiosa, mai insignificante, viene raccontata
negli scritti selezionati dal concorso Eks&Tra (II edizione).
I libro contiene i versi di Gezim
Hajdari (Albania), Clementina
Sandra Ammendola (Argentina), Gladys
Basagoitia (Perù), Rosete
De Sá (Brasile), Mohamad Khalaf (Iraq), Gabriela Lavinia Ninoiu
(Romania), Eufemia Mallegui (Nigeria); e i racconti di Jadranka Hodzic
(ex Jugoslavia), Yousef Wakkas (Siria), Anty Grah (Costa d'Avorio), Modou
Gueye (Senegal), Mohamad Khalaf (Iraq), Amor Dekhis (Algeria), Rosete
De Sá (Brasile), Ikhifa Iyere (Nigeria).
« I brani raccolti in questa antologia rappresentano (
) non
tanto il tema del razzismo, quanto una duplice solitudine: cercata come
spazio sicuro o subita da emarginato, come un esilio dentro lesilio.
(
) Questo piccolo libro è prezioso infine perché permette
di andare oltre la comoda etichetta di discriminazione che è la
generica condizione di immigrato, attribuita come una nazionalità
vera e propria. E conduce a scoprire
ricchezze e provocazioni per capire che come scrive
una premiata, largentina Ammendola emigrare è
come far passare unanima da un corpo allaltro
»
(Graziella Merlatti, «LOsservatore Romano», 14 settembre
96)
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