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Intervista
Un racconto "fotografico"
Lettera
al Premier
Recensioni
Giuseppe
Callegari
L'Adige
In
Mucchio Selvaggio
sabato 27 agosto 2005
Oggetto: l'elefante
ciao Corrado
(…) dei tuoi racconti (molto divertenti!) prediligo il primo, col
ragazzo dell'ombrellone, forse perché mi richiama alla memoria
il vero Corrado con maggior nitidezza. C'è molto di te, insomma,
in quel vitellone pieno di dubbi, irresoluto a fuggire (il contrario di
Don Abbondio!), rispettoso di chi lo tiene sotto mira e può fargli
saltare la faccia, volendo, e anche il passaggio dal caso personale alle
considerazioni più generali sulla stranezza del vivere, mi paiono,
oltre che naturali e ben innestate sull'antefatto, molto tue. Credo che
sia insomma un guaio conoscere un autore: vai alla caccia di autobiografismo
senza volerlo. Negli altri c'è meno Corrado, e questo un po' (in
modo molto egoistico) mi dispiace! corro via a lavorare.
ciao buon fine settimana
fabio casadei turroni
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Corrado Giamboni
Il virus dell'elefante
€. 3,62 pp. 88 (Microbi)
Racconti che sembrano indicare un futuro all'umorismo nella letteratura
italiana: non troppo sofisticato, ma neanche banale e scontato, non ridanciano,
ma ricco di sfumature filosofiche, non iperrealistico, ma neanche realistico
tout court: un libro che si mangia con gli occhi, perché ha il
ritmo spiazzante e ricco di suspense dei
film d'azione, e a volte quello trasfigurato e sensuale
dei film felliniani.
"Si può affrontare lo scrivere come narrazione
ponendovi l'intreccio di azioni, sentimenti e pensieri, ed è quanto
appare nei quattro racconti particolarmente ampio "Il grande
Popper". L'addentrarsi in questo linguaggio-vita diventa un piacere
impagabile.
L'ultimo racconto ('Guai') è forse il più interessante per
la carica surreale e il senso incombente d'un qualcosa
di indecifrato: sotto il profilo letterario, un pezzo godibilissimo."
(Luciano Nanni, "Punto di vista", n. 23, gennaio-marzo 2000, www.literary.it)
qui sopra Corrado (a
sinistra) moderatore della presentazione dei libri di Daniele
Bottura e Fabrizio
Bolivar (a destra): Mantova, presso Papacqua, 23 luglio 2004.
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