Logo Fara Editore Fara Editore

L'universo che sta sotto le parole
home - fara - catalogo - news - scrivi - faranews
Titolo Catalogo
presentazione - argomenti - autori e titoli - librerie

AA. VV. Le voci dell'arcobaleno

Recensione in rete
Stradanove

MICHELE RUELE – STORIE DI FRATE AMODEO

di Diego Dal Medico in L'Avocetta sub 3weblibri


Deus irridebit eos, Dio li deriderà. Così si può sinteticamente racchiudere con un frammento dell'Apologeticum di Tertulliano l'al dir poco stupendo libro di racconti di Michele Ruele Storie di frate Amodeo, plaquette che porta in trasferta il meglio di Camilleri nella nevosa terra trentina del Dicembre dell'Anno Domini 1700. Quattro divertenti vicende che da Santa Lucia a Santo Stefano, inquietano il clima natalizio nel convento cappuccino di Santa Maria di Rovereto, sulla Strada Imperiale per Trento che porta alla crucca Bressanone. Ha il suo bel daffare l'acuto frate Amodeo, sicuramente pronipote del più celebre Guglielmo da Baskerville, a tenere a bada un terrorizzato frate Bonvisino che inciampando scorge una portella che dà direttamente sull'inferno.
Peggio ancora se la passa quando la notizia giunge al gesuita Padre Pinamonti, uomo d'acciaio dedito ad autoflagellazioni e alle macerazioni al cilicio attendendo il soffio dell'Anticristo sul collo. Se la cava meglio con una banda di briganti napoletani che occupa il Castel Pietra, che davanti alla statuina in gesso del Bambinello destinata al presepe della Cattedrale di Trento si ricorda a modo suo di commemorare il Santo Natale, creando una situazione totalmente surreale di commistione fra sacro e profano, dove il guazzabuglio linguistico di due epigoni di candore popolare come il picaro partenopeo Rocco Panza ed il trentino Frate Sisto porta una ventata di involontario umorismo in una situazione di per sé drammatica. Guazzabuglio che non incontra sicuramente il nostro preoccupato Frate Amodeo quando apre di nascosto lo strano libro Narciso e Narciso, overo il vero specchio della conoscenza di se medesimo regalatogli dall'olivetano Bernardo Maria Amico nel racconto Specchi. Michele Ruele è bravissimo a giocare con la trama, la caratterizzazione dei personaggi ed una rielaborazione dei vari dialetti arcaici italiani con sfumature e coloriture affascinanti, opportunamente corredate da un glossario a fine testo. Ottime anche le sue conoscenze delle questioni dottrinali che stanno alla base del racconto La Portella, e del contesto storico trentino nell'anno 1700. Insomma tenetelo d'occhio questo Michele Ruele, classe 1964, perché farà molto parlare di sé.

 

grafica Kaleidon © copyright fara editore