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Verrà l'anno
recensione di Vincenzo D'Alessio
La raccolta poetica, che reca il titolo Verrà
l'anno, è una severa struttura di "paroline" distese
sulle candide pagine di un tempo che dondola "culle di carta"
sospese sul nostro difficile mondo di uomini/donne.
Una casa, che somiglia sempre più si legge, al cuore che pulsa
senza sosta tra amore e ragione, vita e sofferta sincerità, luce
e buio.
Tutto è misurato e chi legge tenta di varcare la soglia luminosa
della casa/cuccia dell'IO presente, passato, futuro (se è possibile).
Irrimediabilmente tornano alla mente i versi potenti della Casa
dei doganieri di Eugenio Montale:
"(…) desolata t'attende dalla sera / in cui v'entrò
lo sciame dei tuoi pensieri / e vi sostò irrequieto."
Come in quella, anche in questa casa di Oliveira, il tumulto dei pensieri,
le tempeste dell'esistenza, si aprono all'incontro con la sera dell'esistenza,
la parabola in cui anche la notte viene chiamata "notte sorella"
(p. 26).
Un palpabile racconto nel quale affiorano coordinate le mani frementi
della 'mamma', terra e feconda risoluzione di continuità dell'esistere,
e la figura del 'babbo" sospesa al dolore dell'indefinibile. Tutto
si affida alla sensibilità del lettore che deve assumersi il compito
di scoprire quella immensa figura che giganteggia dentro chi scrive e
che la Nostra definisce con questi versi:
"(…) nessuno / è capace di vedere quanto siamo cresciuti"
(p. 28).
Un tempo che sembra passato e che svotli verso un altro tempo, senza
soluzione di continuità. L'ironia che sorge per non farsi male
troppo. La felicità nascosta nell'accudire le cose che circondano
la nostra vita reale e quella che immaginiamo appartenerci.
Il gatto/poeta ritorna molte volte ad "annusare il muro", "guardare
il cielo". Ritorna come il "gatto bianco celibe" di Borges.
Come ritroviamo i cani, fedeli e feroci. Il passero, il ghiro, le rondini
e il bosco: sinestesia della casa/cuccia dove si guarda e si è
guardati: specchio di similitudini naturali, mondo conosciuto e incomprensibile,
cordone ombelicale dove rientrare e sopravvivere.
Una poesia matura; che sfida il tempo o l'anno che verra?
(gennaio 2006)
per contatti:
Vincenzo D'Alessio
via Sala 29 - frazione S. Felice
83025 Montoro Inferiore (AV)
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