I giurati del concorso Pubblica con noi 2004Angela Barlotti
si occupa di biblioteche e servizi informativi per conto della Provincia
di Ravenna, in modo particolare cura servizi rivolti a utenti disagiati
(detenuti, carceri, stranieri, biblioterapia, ecc.) avviando e favorendo
la nascita di biblioteche, centri documentazione e servizi informativi,
laboratori di lettura, di poesia, incontri con autori, giornalisti,
in luoghi insoliti e con utenti di ogni nazionalità, provenienza
e estrazione sociale. Info su http://dev.racine.ra.it/virtual/biblio Il foglio che scrivo Daniele Borghi
è nato e vive a Roma. È laureato in architettura, lavora
come consulente finanziario e scrive per passione. I racconti sono il
suo primo amore, ma da qualche anno, nel tentativo di dare maggiore
spessore alle sue narrazioni, ha iniziato a scrivere romanzi. Carmelo Calabrò è nato a Messina nel 1973 e vive a Pisa dove si è laureato con una tesi sul pensiero di Carlo Rosselli. Attualmente è dottorando in Filosofia del diritto. Scrive per diverse riviste, («Pensiero Mazziniano», «Mondoperaio», «Pensiero Politico»). Con alcuni amici ha dato vita a «Idee» www.idee.fi.it un "foglio" on-line di critica politica, aperto a tutti i temi di rilevanza culturale, inclusa ovviamente la letteratura. La sua poesia è una passione piuttosto segreta che pubblicata per la prima volta in quanto vincitrice della II edizione del concorso Pubblica con noi. Rientrando la raccolta giusto giusto nel limite consentito dal nostro concorso ha deciso di intitolarla Cinquanta. Corrado Giamboni
da qualche tempo
attira le farfalle, nonché insetti meno nobili come mosche e
mosconi. Benché quarantenne, per alcuni aspetti anzi si sente
ringiovanito, o regredito. Fa in modo che alcune delle cose che sente
vadano a finire in un unico lavoro, un’idea di romanzo, del quale
sente di avere bisogno. Ha l’impressione di andare avanti piano
ma di mantenere una direzione. Ogni tanto gli viene da chiedere perdono
a tutti quelli che ha offeso, quasi come se stesse morendo. Non può
essere passato solamente un secolo da quando è uscito Gente
di Dublino, il mondo non può essere cambiato così
tanto in soli cento anni. Consiglia la rilettura di American Beauty,
anche se non è un libro. A Sospel, nella cattedrale che
fu sede dei Papi durante lo scisma avignonese - una chiesa trascurata
e crepata come lo sono molte chiese in Francia - ha visto le Reliquie:
una foto dell’Ostia di Lanciano trasformatasi in frammento di
miocardio, e soprattutto la riproduzione di un Uomo in scala 1:1, uguale
a quella che c’è a Torino, ma posta in piedi. Una cosa
inaspettata, e le cose inaspettate colpiscono di più. Incontrare
l’Uomo proprio come poteva essere veramente. Talvolta è
disturbato dalle piccole volgarità di tutti i giorni. Continua
comunque ad occuparsi del rapporto fra la realtà e la sua rappresentazione.
Ha pubblicato Il
virus dell'elefante. Alessandro Giovanardi è nato e vive a Rimini. Si è Laureato in Filosofia a Bologna, con una tesi sul pensiero di Pavel Florenskij.Scrive di critica d’arte e cultura su varie testate; tiene corsi, seminari, conferenze sul rapporto fra mistica ed arti figurative e collabora a mostre e a convegni. Ha redatto la voce intitolata al teologo ortodosso Pavel N. Evdokimov per l’Enciclopedia su Personalisti e persona nel XX secolo (Edizioni Scientifiche Italiane, 2004). Con Giovanna Scarca ha scritto Poesia e preghiera nel Novecento, dedicato a Clemente Rebora, Cristina Campo e Davide Maria Turoldo (Pazzini, 2003). Alcune sue poesie si trovano nel volume Poet-astri (Theut, 2003). Ha partecipato ai cataloghi d’arte Realismi. Arti figurative, letteratura e cinema in Italia dal 1943 al 1953 (Electa, 2001) e La Sistina e Michelangelo. Storia e fortuna di un capolavoro (Edizioni Silvana, 2003). Si interessa di simbolismo bizantino, pittura riminese del Trecento e del rapporto fra Cristianesimo e Rinascimento. Cristina Campo, Pavel A. Florenskij, Ananda K. Coomaraswamy, Romano Amerio, sono i suoi quattro pilastri della saggezza. Ama gli Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini, gli aforismi di Nicolás Gómez Dávila In margine a un testo implicito e l’irreprensibile saggio di Elémire Zolla, Che cos’è la Tradizione. Considera la bellezza una virtù ascetica e un dovere morale. Ilaria Musio
è nata a Santarcangelo di Romagna. Gennaro Pesante (Manfredonia, 1974) giornalista, vive a Roma dove si occupa di comunicazione politica alla Camera dei Deputati. Ha diretto una agenzia di comunicazione specializzata in campagne elettorali. Ha scritto per giornali quotidiani, settimanali, periodici, numeri zero e fogli di ogni genere e qualità. Stessa cosa ha fatto con diverse emittenti radiotelevisive. Ha pubblicato un fortunato libro dal titolo Più allodole x tutti. Manuale per diventare perfetti uomini politici, recensito dal giornale del condominio fino al Corriere della Sera da Beppe Severgnini nella sua popolare rubrica "Italians". Ha recentemente pubblicato Santi, Poeti e Comunicatori. Colloquio informale sulla legge 150/2000. Prende parte alla giuria di questo concorso per mettere in pratica, finalmente, la cattiveria di cui si crede capace anche se, vista la mole di lavoro che gli è arrivata, dovrà munirsi del dono dell'ubiquità per fare il giurato e andare in giro a presentare il nuovo libro. |
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