Intervista a Salvatrice Virgadaula
autrice del Signor Panzero
Come ti presenteresti in poche righe?
Sono nata a Gela il 27-9-65, una città discretamente grande che
non ho mai vissuto ma che amo. Ho vissuto un per così dire gentile
esilio nella mia villa, poco distante dalla città. I miei studi
dopo la maturità si sono indirizzati alle lingue: ho studiato a
Coventry, Stratford-Upon-Avon e a Londra presso il R.A.D.A, interessandomi
alla letteratura e al teatro, che ho frequentato a Londra prediligendo
La Royal Shakespeare Company e Chekhov. Il miei interessi culturali spaziano
dalla filosofia alla storia, dalle biografie di uomini che hanno vissuto
particolari esperienze alla biologia e alle lingue che scelgo per attrazione
dei suoni. La passione per la lettura è equivalente alla voglia
di conoscere il mondo: è un rapporto magnifico quello fra scrittore
e lettore.
Come è nato il desiderio di scrivere? Quali sono gli autori
e i generi che ami di più?
Scrivere per me è stata una necessità. La necessità
di comunicare con il mondo chiedendomi che cosa l'Uomo sta facendo. Gli
autori che amo di più sono Pasolini, John Steinbeck, Pavlov Oleg,
T.S. Eliot, Alessandro Baricco, Albert Camus. Amo anche i libri d'avventura
e i fumetti.
Che messaggio desideri comunicare con la scrittura? Hai in mente un
lettore che potrebbe essere maggiormente in sintonia con quanto scrivi?
Il mio messaggio è: sognare sì, dormire mai. Il lettore
più in sintonia penso sia chi ama stupirsi e chi ama la specie
umana e cerca, anche attraverso la lettura, di conoscerla meglio.
Scrivere è una fuga o un'analisi della realtà?
Capita a chiunque di aver nostalgia del passato, ma scrivere per me non
è mai una fuga: se scrivo del passato è per confrontarlo
con il presente. Fondamentalmente il mio metodo è sempre lo stesso:
un'antropologia del dna umano. Facciamo le stesse cose di sempre, vogliamo
sempre le stesse cose. Tutto è circoscritto in questo senso. Quando
vi sono delle novità è perché l'uomo è capace
di trovarsi altre maniere di giocare, di stupirsi, di spaventarsi, di
rattristarsi.
Chi è il signor Panzero?
Il signor Panzero è un uomo che decide di fare qualcosa, di mettersi
in relazione con il mondo uscendo dal suo guscio, di incidere nella realtà.
Quali sono gli ultimi libri che hai letto?
Petrolio e Oceano Mare.
Cosa stai scrivendo al momento?
Vi sono sempre delle analogie tra il presente e il passato e tuttavia
tra queste vi sono delle insenature lasciate da grandi uomini da riscoprire:
esse possono aiutarci e non commettere gli stessi errori di chi ci ha
preceduto. È su queste "insenature" che sto scrivendo.
(Fara Editore, febbraio 2003)
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