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Su Dove allunata?Cara Sonia, Le ho lette con immediato piacere. Ne ho poi rilette molte con lentezza, per assaporarne la profonda apertura di senso verso quell’impalpabile suggestione di indefinito che sa ispirare solo la comunicazione poetica. Ho gustato i suoni, la brevità dei ritmi, la scelta di parole essenziali. Soprattutto ho cercato di cogliere la segreta, contraddittoria e paradossale trama di realtà e illusione, morte e vita suggellata dal filo rosso del “transire”. Avevo intuito in te questa complessa ricchezza spirituale: la “materialità”, forse inaspettata, dei versi ne è una gradevole conferma. Ho trovato persino consonanza negli scrittori citati, che credo siano per entrambi importanti referenti emotivi (… e culturali): da Paul Celan, evocato da Narda Fattori, a me carissimo, alla Dickinson, a Baudelaire, alla Cetaeva, a Borges e all’indimenticabile padre Turoldo di “Io non ho mani”. In tempi per molti aspetti tanto ingrati è consolante veder tradurre nel linguaggio sentimenti così significativi. Ti auguro di star bene e ti saluto con molta cordialità, Romano Colombini |
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