Scipio Slataper
Il mio Carso
€. 4,65 pp. 168 (Microbi)
Uno dei libri più interessanti della generazione di intellettuali
che sarebbe stata di lì a poco inghiottita nel gorgo della Grande
Guerra. Triestino, Slataper si trova
al centro di tensioni nazionalistiche ed affettive a scrivere queste pagine
in cui ripercorre le tappe della sua
giovane vita. Limmersione nellaspra natura carsica denuda
unanima che cerca di ancorarsi ad un paesaggio concreto per proseguire
il proprio cammino.
Nato nel 1888 da padre di origine slava e madre italiana, dopo aver frequentato
il liceo della sua città, Scipio Slataper si traferisce a Firenze
dove entra in contatto con il gruppo della «Voce», periodico
letterario creato da Giuseppe Prezzolini. La rivista gli pubblica le "Lettere
triestine" e, come pubblicazione autonoma, Il mio carso (1912). Nello
stesso 1912 cura l'edizione dell'Epistolario di T. Tasso, traduce il Diario
di F. Hebbel e porta a termine la tesi su Ibsen. Si arruola volontario
e muore
sul Podgora nel dicembre del '15.
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