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Luca Nannipieri
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Mario Luzi
Il Maestro e i suoi dialoghi
From: Massimo
Morasso
To: Luca
Nannipieri
Sent: Thursday, December 15, 2005 12:56 PM
Subject: Mario Luzi. Il Maestro e i suoi dialoghi
Carissimo Luca,
d'accordo, d'accordo, d'accordo. Pagina 11 è da incorniciare
(tanto per dirne una), e, similmente a quanto voleva Thomas, non Dylan
ma Ronald Stuart, un buon poeta-prete gallese, parlando della frase sulla
negative capability estratta dalle lettere di Keats, similmente a tutto
questo, dicevo, da affiggere sulla porta di ogni critico (Thomas, per
la verità, parlava di "ogni poeta"), o presunto tale.
Anch'io, che ho "portato" Luzi alla maturità, scendendo
in Lungarno a diciott'anni e accogliendolo poi in un paio di occasioni
a Genova, prima di rivederlo intorno ai suoi novant'anni in qualche pubblico
contesto (p. es., non troppi anni fa l'ho avuto al mio fianco a pranzo
al monastero di Bose) ho fatto esperienza delle cose di cui parli. E anch'io,
guarda caso, ho sempre pensato che Onore del vero sia
il libro più riuscito di Luzi, quello più carico del peso
dell'umano fuor di luziese o (alle volte) perfino di poetese luzianesco.
E anch'io, ri-guarda caso, ho letto quasi con stupore alcune interviste/confessioni
dove il pensiero di "uno dei pensatori più vitali e inesauribili
del secolo appena passato" manifestava quietamente, magistralmente,
appunto, tutto il fulgore della sua intelligenza.
Bravo, Luca. E coraggioso. Ce ne dovrebbero essere a dozzine, di libri
come il tuo! Ma riunire in un singolo cuore gusto, acume e conoscenza
è cosa rara. (…)
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