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Scheda:
Renato Serra
Kipling
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Quella sua fortuna quasi antifascista in Italia
"Assolutamente non posso cominciare la mia
chiaccherata con la formula rituale: del grande scrittore cosi' poco conosciuto
in Italia etc. Perche', Rudyard Kipling, chi non lo conosce, chi non sarebbe
in grado,
per poco che si picchi di cultura, come si suol dire, modernissima, si
improvvisare (a tamburo battente) intorno a lui un discorso, una conferenza
magari o un articolo nutrito e brillante?".
Parola di Renato Serra. Data: 1907. Assente pero' dal celebre saggio dato
postumo dal "Convegno" (1922), perche' questo incipit tanto
esplicativo della fortuna di Kipling risulta omesso da ogni edizione a
stampa
(dalle carte serriane lo recupera Marino Biondi insieme
ad altre testimonianze per il prezioso ed elegante Kipling dell'editore
Fara di Santarcangelo di Romagna, 1996,
L. 10.000; ricco di postfazione e bibliografie, critica e delle opere
disponibili). Una fortuna che il Nobel del 1907 certo sollecita, ma ormai
montante in Italia
almeno dal 1900 (...) quando nel maggio Diego Angeli firma Il poeta
dell'impero (sull' «Italia Coloniale»),
seguito nel 1901 (l'anno di Kim) da L'imperialismo e la civiltà
materiale di Olindo Malagodi (...).
La prospettiva fa subito scuola: ed ecco il "magico
tocco" di Kipling nel creare "il romanzo del governo inglese
in India e il romanzo del Commercio attraverso
il mondo, cioe' l'Eroismo della Vita Moderna": cosi'
Ulisse Ortensi («Emporium», ottobre 1901) (...).
(...) Kipling e' ormai acquisizione certa della cultura italiana: che
detta pagine firmate da Ambrosini (pubbliche, e private: nel carteggio
con Serra), Guidi, Cecchi, Borgese, Galletti, Nazari (trasversalmente
anche Bontempelli, che sempre lo elenca tra Ariosto Verga Boccaccio e
Cervantes). E naturalmente il limpido
saggio-capolavoro (suo e su Kipling, nonche' di
equilibrio) in cui, a contatto con l'autore amato, Serra mette in trasparenza
anche la propria personale vicenda etico-critica, senza mai rinunciare
alla rigorosita'
analitica (...).
Ermanno Paccagnini
«Il Sole-24 Ore», n. 265, domenica 27 Settembre 1998,
p. 28
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