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Scheda:
Yoseph Colombo
(a cura di)
Pirqe Aboth.
I consigli dei figli di Abramo
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Dai figli di Abramo
La Fara editore pubblica «Pirqe Aboth. I consigli dei figli di
Abramo», in veste divulgativa. Il testo, della tradizione ebraica
("il libro piu' popolare di tutta la tradizione rabbinica"),
viene proposto nella traduzione
e nel commento di Yoseph Colombo. Il «Pirqe Aboth» contiene
un insieme di sentenze dei maestri piu' eminenti della Torah: uno scopo
del trattato e' la formulazione dei principi morali e religosi che devono
guidare dottori, giudici ed insegnanti. Per questo
aspetto pedagogico, il trattato fu l'unico a essere inserito nella liturgia:
ne viene letto un capitolo in ogni sabato
tra la festa di Pasqua e quella di Pentecoste.
Nel libro ora pubblicato una prima parte e' dedicata al rapporto tra tradizione
scritta e orale nel giudaismo,
una seconda parte considera il trattato, una terza presenta due figure
del mondo rabbinico, Hillel e Shammai, e propone alcune linee interpretative
dell'esegesi rabbinica. Il libro e' dedicato a tutte le vittime dell'Olocausto.
«Avvenire» domenica 7 Aprile 1996 p. 21
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Grazie alla coraggiosa iniziativa amatoriale di una piccola ma promettente
casa editrice e' ora possibile accedere con questo agile tascabile a una
parte della Mishnah, I Consigli dei figli di Abramo, un
trattatello di morale religiosa tradotto da Yoseph Colombo e riproposto
con prefazione di Guido Benzi che in 30 pagine introduce il lettore a
un mondo spirituale poco conosciuto, che si
vuol qui presentare all'interesse culturale di un piu' vasto pubblico.(...)
Il carattere di morale religiosa de I Consigli dei figli di Abramo
trova la sua origine in una meditazione
filosofica dell'assunto etico, basandosi su strumenti gnoseologici raffinati
elaborati nell'ambito di una scuola di logica rabbinica, con meccanismi
razionali e categorie di inferenze altamente speculative.
Il tono centrale dell'opera e' comunque didascalico,
volto ad esaltare nel mondo lo studio della Legge e la fedelta' ai suoi
precetti, contro ogni lusinga o vacuita': il lettore trovera' quindi uno
stile famigliare all'essenzialita' di libri biblici quali i Proverbi o
la Sapienza, per il
richiamo alla modestia, allos tudio, alla mitezza d'animo e ai quarantotto
requisiti che permettono l'acquisizione della Torah(...).
Andrea Piras
«I Quaderni di Avallon» n. 36 - 1995
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