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Leela Marmpudi
Il destino immobile
€ 10,00 pp. 70 (Sia cosa che)
ISBN 978-88-95139-53-1
Selezionato dal Premio Camiore Proposta 2009
«In questo libro non “inizia la vita nuova”. Qui c’è
il vuoto, preciso e determinato da altri, così come non vi è
un, ma il, destino. Rispetto al destino, la Premessa di Leela racconta tutto. Il lettore ne è attaccato sùbito, fino a soffrirne.
È possibile che il lettore si riconosca, a modo suo, nel destino
immobile: anche se ha due e non quattro genitori, e anche se fosse perfettamente
italiano e italofono. Il lettore commosso ripeterebbe a sé stesso frasi già sentite: “ed io come te non ho come padre
il padre / né come madre la madre” (Alessandro Ceni,
I fiumi, 1985), “Io vi sono marziana” (Vivian Lamarque, Teresino, 1981), “nessuno sarà mai grande e forte” (Riccardo Held, Appunti di poetica, 2000). Nel
caso di Leela, il destino è immobile; in altre esperienze il destino
è coatto, come quello di Goliarda Sapienza; in ogni caso, i due
destini comportano una sfida simile, il cui pronome è noi.
Intanto il vuoto continua.
Sta nelle righe tra porfido e porfido, “vuote d’indipendenza”.
È anche nel passeggino-giocattolo, spinto da una bambina che impersona e subisce il destino.» (dalla
prefazione di Massimo
Sannelli)
Mary
Leela Peverelli nasce a Bhimavaram (India) nel 1975. Adottata, vive
in provincia di Como con il marito.
Diplomata in grafica e illustrazione, inizia a lavorare come web designer,
per continuare come operatrice al montaggio video. Come Leela Marampudi
è autrice del racconto “Kamala” selezionato al primo
concorso
“Lo sguardo dell’altro”, inserito nell’omonima
antologia (Mangrovie Edizioni 2008) e del romanzo Mal
bianco (Fara Editore 2006).
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