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Recensioni e segnalazioni
Chiara
De Luca
La
poesia e lo spirito
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Antonio Bruno
Prima, durante e dopo
€ 10,00 pp. 102 (Sia cosa che)
ISBN 8887808910
“Quando mi sono ritrovata tra le mani questo libro, buttato giù
con una vecchia macchina da scrivere, utilizzando un dito soltanto della
mano sinistra, su fogli rigidi, larghi quanto la metà di un normale
A4, ho avvertito subito un senso di sacralità e tutta la gioia
di un dono terribile. Dopo le prime pagine, che ti precipitano in uno
stato di angosciosa sospensione incredula, ho sentito
che mi trovavo di fronte a qualcosa di estremamente grande, che forse
mi avrebbe schiacciata, cambiandomi, come soltanto i libri essenziali
– ovvero quelli che dicono la vita, più che il gioco letterario
– possono fare. Era come un richiamo inderogabile, che mi invitava
a procedere, a non uscirne fino all’ultima riga. Ho capito che mi
si
invitava ad intraprendere un percorso da vivere in solitudine, senza appiglio,
in un territorio mai battuto, che chiamava uno sforzo da parte mia, e
la disposizione a procedere senza remore tra
quelle pagine, vincendo il senso di ribellione che
provavo, rafforzato dal fatto di sapere in Bruno
una persona splendida e luminosa, rara, una di
quelle persone che sanno leggerti dentro, che sanno
davvero com–prendere, compatire nel senso
più profondo del termine.” (Chiara
De Luca)
“Chiunque riceva tra le mani questo insieme di
scempiaggini tenga presente che l’handicappato,
oltre alle mancanze muscolari visibili, ha avuto
modificato un qualcosa di interiore, che lo rende
chiuso in un invisibile cerchio di paura, di diffidenza,
per tutto e per tutti, cerchio entro il quale
si penetra soltanto con molta pazienza, comprensione,
e tanto, tanto amore.
Passione e amore, sentimenti profondi che permettono
poco per volta di reinserirlo nella vita sociale,
di instillargli la voglia di combattere e superare le
difficoltà psicologiche e materiali.
Gli organi pubblici tengano presente che i veri
handicap non sono quelli visibili su ognuno di
noi, bensì il comportamento di tante persone, e
soprattutto l’agire delle istituzioni, che non hanno
compreso nulla di noi.” (Antonio
Bruno)
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