|
Segnalazioni e recensioni
Emilia
Dente
Exitime
(Arianna Ioli)
Vincenzo
D'Alessio
Annalisa
Macchia
Vocativo
Dalle postfazioni
Ho accettato con molto piacere la proposta di Alessandro
Ramberti di scrivere una postfazione all’antologia Specchio
poetico. Chi conosce il mio breve percorso critico e poetico
sa che non recensisco – per scelta – i poeti viventi, per
cui questa postazione per me è una piacevole eccezione che conferma
anche il mio essere poeta e non critico, nonostante mi sia occupato spesso,
con articoli di critica, di poeti contemporanei scomparsi. Il mio occhio
a questa antologia sarà pertanto da poeta, non da critico.
(Luca Ariano)
Forse partire da un dialogo privo di preconcetti tra
poeti e poi coinvolgere anche chi di questi, una volta, ne decretava il
successo, potrebbe essere la conditio sine qua non per contribuire
ad una distensione degli animi e favorire un rilancio non effimero della
poesia.
(Luigi Metropoli)
Questi “Poeti allo Specchio” che ho letto,
confermano che la poesia, specie delle ultime generazioni, vive un fermento
perfino incalcolabile nel suo flusso indistinto. Nel senso che verso la
poesia (per chi la scrive), c’è un’attenzione vivissima,
e gli stessi autori si muovono con grande responsabilità e abnegazione,
pur in quello che più volte è stato definito, purtroppo,
“il mare dell’indifferenza”.
(Alessandro Moscè)
|
|
Autori Vari
Specchio poetico
raccolte in dialogo
€ 16,00 pp. 460 (Sia cosa che)
ISBN 88-95139-20-3
opere di
Daniele
Bottura
Paola
Castagna
Carmine
De Falco
Paolo
Fichera
Adriano
Padua
Pietro
Pancamo
Andrea
Parato
Davide Romano
postfazioni di
Luca Ariano, Luigi Metropoli,
Alessandro
Moscè
In questo libro trovate le raccolte di otto autori che si rispecchiano
a due a due (ci sono quattro coppie di poeti dove l’uno commenta
l’altro offrendo una interessante modalità di lettura che,
unita alle note critiche dei postfatori, ci permette di approfondire la
conoscenza di ogni singola poetica da vari punti di vista).
Un punto di forza di questo Specchio poetico è
la varietà di stili e di messaggi, il coraggio che ogni autore
ha avuto di mettersi in gioco con “colleghi” anche molto lontani
dalla propria sensibilità ed espressività poetica (chi gioca
con l’erotismo, chi crede nella parola impegnata; l’uno ama
il verso breve e aforistico, l’altro il verso lunghissimo
e la scansione di una poesia in più stanze; e ancora abbiamo una
dizione quotidiana e orale e una sperimentale e conturbante nella frantumazione
sintattica; e c’è chi ama l’ironia, chi l’idillio
o l’elegia, sia pure declinati in forme del tutto moderne; e poi
si parla di affetti, di storia, di carne, di spirito, di conflitti, del
senso della scrittura, dei suoi limiti e delle sue potenzialità…
Un gioco di rimandi, di rispecchiamenti e di confronti soggiace alla apparente
multiformità di queste pagine e ve le farà apprezzare nella
loro variegata bellezza.
Insomma il materiale che si offre al lettore è ricco e vario, gustoso
e spiazzante, drammatico e sornione: un campionario interessante di come
si è poeti nell’Italia del terzo millennio. Vi proponiamoqui
sotto due versi per autore e osiamo sperare che l’impulso a leggere
di più stimolerà chi legge a navigare queste pagine, perché
la poesia aiuta a fare dei nostri passi un cammino, certo faticoso ma
bello.
“Fora il velo che ti copre l’occhio
la notte, tutto un trillo di macchine fuori”
(Andrea Parato)
“D’intorno nuovi palazzi come tigli vestiti
Buoni e auto metallizzate, s’incamminano soli.”
(Carmine De Falco)
“l’altrove germoglia nell’ora, qui, nel
rimane una vergine pigra che lascia”
(Paolo Fichera)
“siamo corpi prementi
interiori tumulti ed impulsi”
(Adriano Padua)
“ripenso a distanza – dimensione abituale –
alla diabolicità della mente umana”
(Paola Castagna)
“ho sentito franare
me stesso”
(Davide Romano)
“Un’orma di luce
imbavaglia lo spazio.” (Pietro Pancamo)
“Il solo modo per fare pace col passato è scrivere,
che sembra essere il solo modo per parlare.”
(Daniele
Bottura)
Torna all'inizio
|
|