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Recensioni e segnalazioni

Ludovica Zavatta
Vetrina Penna d'Autore
Enrica Musio
Silvia Castellani (ilGiornaleoff)
Studi Cattolici (gennaio 2020)
Alessandro Rivali (ilSussidiario.net)
Gian Ruggero Manzoni
Matteo Bonvecchi
Cesare Cavalleri (Avvenire 4 dic 2019)

Daniele Gigli
Di odore e di generazione

€ 10,00 pp. 64 (Vademecum 34), novembre 2019
ISBN 978 88 94903 83 6

in copertina: Germinazione di Dante Zamperini

1° class. al Premio Nazionale di Arti Letterarie Metropoli di Torino 2020

«Non hai capito,
non chiedevo soldi,
soltanto di guardarmi in faccia.»

***

Questo corpo stanco, questo corpo
che patisce nei suoi giunti e si avvicina
al giorno ultimo,
che arranca e che atterrisce se prevede –
pochi gli anni scorsi, troppi quelli ancora da aspettare.
Questo corpo senza onore e senza perdita,
senza germoglio e odore,
senza chi ne continui il viaggio, il suo cognome.

Daniele confessa di non aver generato nessuno. Senz’altro ha dato vita in queste pagine a versi che germinano potentemente. Immagini forti, sensi multiformi, suoni-parole che sfuggono quantisticamente ad ogni lettura che voglia cristallizzarli, riverberando ogni volta sempre nuovi significati. Il poeta ci ricorda che siamo persone desideranti, grumi di relazioni, nuclei di generatività davvero creativa, se ci apriamo a questo e all’altro mondo coltivando l’attenzione e l’empatia di cui si nutre l’amore.

Daniele Gigli è nato a Torino nel 1978. Archivista documentalista, scrittore in versi e studioso di T.S. Eliot, dopo qualche peregrinare è tornato a vivere a Collegno, dove è cresciuto. Da lì continua a fare le cose di cui sopra.
In poesia ha pubblicato Fisiognomica (2003), Presenze (2008) e Fuoco unanime (2015). Lavora da qualche anno a un poema in frammenti intitolato La resa del Giappone.
È il maestro di cerimonie del “Joe Metafora Social Club”: joemetaforasocialclub.blog

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