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L'universo che sta sotto le parole

I giurati si presentano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

I giurati del concorso Pubblica con noi 2002

Alessandro Albani Giovanardi è nato e vive a Rimini. Studioso del pensiero di Pavel Aleksandrovic Florenskij, si sente molto vicino alla spiritualità ortodossa ed interessato al dialogo con le tradizioni cristiane orientali. Si occupa di filosofia della religione e dell'arte sacra, legge e scrive poesia, è giornalista pubblicista di argomenti culturali e collabora all'allestimento di mostre d'arte, curandone l'aspetto filosofico e didattico. Essendo platonico fino al midollo e (per usare un'espressione di Nietzsche) "romantico marcio" non può che provare una forte affinità con la cultura greca antica e medioevale, 'pagana' e cristiana. Gli pare straordinario pensare come Marsilio Ficino nel Quattro-Cinquecento italiano, Hoelderlin e Schelling nell'Ottocento tedesco e Pavel Florenskij nel Novecento russo, abbiano tentato di rifecondare la cultura moderna e contemporanea radicandola presso l'antico fiume ellenico, operando una sintesi straordinaria fra classicismo ed ellenismo (quest'ultimo comprende anche l'originale sintesi greco-indo-buddhista e greco-persiana), fra platonismo e Rivelazione cristiana, fra medioevo occidentale e orientale.

Andrea Campanozzi nasce a Roma nel settembre del 1972. A 26 anni si laurea in filosofia, su argomenti di filosofia ebraica, perché nell'ebraismo, per dire una cosa, la presenza si intuisce dall'assenza: come un nuovo mese dalla luna nuova. Obietta di coscienza, studia il tedesco e frequenta laboratori di scrittura creativa.
Inizia a collaborare con alcune realtà on-line, con articoli, recensioni e storie a puntate. Per Pickwick.it, ad esempio, in circa due anni ha commentato oltre 60 libri. Dopo relativa formazione, ha lavorato come addetto stampa e content manager di una associazione di III Settore. Dal gennaio 2002, inizia la specializzazione in Comunicazione Multimediale, presso l'Università di Roma "Tor Vergata". Attualmente si occupa di formazione multimediale.
Leggere, per Andrea, è più che una passione; la fotografia e il disegno sono invece forme di colloquio con se stesso. Nella scrittura, oltre al fedele taccuino che lo accompagna ovunque, predilige la poesia, scritta direttamente nel corpo delle mail. In aprile, alcune sue poesie sono state pubblicate dalla rivista "L'immaginazione". Recentemente è stato giurato per il concorso III Millennio dell'editrice Fara. Di mattina corre, ben prima delle sei; il suo libro irrinunciabile è "La casa in collina" di Cesare Pavese; si firma con il motto del Marcovaldo di Calvino: "Il posto dei funghi lo so io e io solo". Il giorno più bello è stato il 14 febbraio del 2001.

Angela Barlotti si occupa di biblioteche e servizi informativi per conto della Provincia di Ravenna, in modo particolare cura servizi rivolti a utenti disagiati (detenuti, carceri, stranieri, biblioterapia, ecc.) avviando e favorendo la nascita di biblioteche, centri documentazione e servizi informativi, laboratori di lettura, di poesia, incontri con autori, giornalisti, in luoghi insoliti e con utenti di ogni nazionalità, provenienza e estrazione sociale.
Info su http://proxy.racine.ra.it/racine/racine.run?72718A2
"Biblioteche e bibliotecari Fuori di Sé".
La fota la ritrae (assieme a Idris) come allieva crocerossina al VIP Master 2002Cervia.

Il foglio che scrivo /è il binario del treno / che gira la vita.
(dalla poesia "Binario")

Corrado Giamboni è nato a Roma nel 1963. Cammina da poco quando si trasferisce a Rimini. Frequenta l'ITIS di Cesena e poi Lettere moderne a Bologna (v. foto del giorno di laurea) e ora insegna. A Bologna conosce Beatrice (con lui nella foto) che sposa nel 1996.
Considera la lettura e la scrittura delle possibilità di comprensione, di condivisione e di sopravvivenza. Perciò gli piace leggere, scrivere e soprattutto rileggere. Preferisce tornare nei posti anziché vederne di nuovi, perché rivedendole sostiene che le cose si vedono meglio. Le realtà nuove però lo incuriosiscono. Sostanzialmente indeciso, eclettico e introverso, cerca di fare di queste cose i suoi punti di forza. Benché intuitivo e istintivo, non si fida delle sensazioni a caldo e della mancanza di metodo. Gli piacerebbe avere un metodo.
Città significative: Roma, Rimini, Bologna, Trento, Mantova. Musica: Battiato.
Colore: grigio (ultimamente ha visto un bel film sul grigio). Attrice preferita: indeciso.
Profumo: mandarancio d'inverno.
Con Fara ha pubblicato
Il virus dell'elefante.

Daniele Bottura è nato, per fortuna, a Mantova nel 1974. Non si sa se fosse nato a San Giorgio in Bosco nel 1934, cosa gli sarebbe successo. Di sicuro la mantovanità – con i tortelli di zucca, il lambrusco, la sbrisolona e il dialetto – ha trovato in lui terreno fertile. Ama passeggiare lungo il Po e guardare i pioppi dal basso verso l’alto, nei tardi pomeriggi autunnali quando c’è la nebbia. Non sopporta gli scacchi, le cipolle e le copertine tutte uguali dei libri di Camilleri. Ogni tanto lo si può incontrare in qualche circolo Arci, mentre miscela buoni suoni e cattivi rumori o viceversa. È responsabile dell’Associazione culturale “Grilliperlatesta” con la quale cura annualmente la selezione letteraria “VERBA MARKET, vetrina ad uso dei giovani scrittori mantovani”. È editore della rivista letteraria “LACIO DROM, buona strada” e ideatore di “MOLTI SOLI, frammenti, fotografie e letteratura da strada”, ogni tanto in spedizione elettronica agli iscritti (ci si iscrive gratuitamente mandando una e-mail a grilliperlatesta@libero.it). Ha prodotto diversi cortometraggi ambientati nelle campagne della Bassa. Ama fermare in fotogrammi manuali le parole, gli sguardi, i gesti e i venti che disorientano. Non ha mai scritto niente che avesse senso, se non la lista della spesa e questa frase su un post-it arancione che tiene appeso in cucina: io e me stesso conviviamo da qualche anno. a volte non ci amiamo molto. soprattutto quando io sto alzato a vedere l'alba e me stesso vorrebbe andarsene a letto perché dice che le albe sono tutte uguali. io gli ho spiegato che per ogni alba ci sono dei colori diversi. lui mi ha detto "troppi colori confondono". io sono rimasto zitto e ho cambiato canale alla TV.

David Aguzzi è nato a Rimini nel 1966, vive a Riccione.
Laureato in Sociologia, specializzato in Teorie e tecniche della comunicazione, svolge la professione in attività inerenti le problematiche della integrazione ed inclusione sociale. È docente nei corsi di Formazione della Regione Emilia Romagna. Vice-presidente dell’Associazione Nuove Catarsi, di cui è stato uno dei fondatori, ha pubblicato saggi e articoli sulla rivista che ne è l'espressione: Catarsi - Teatri delle diversità. Cofondatore della Cooperativa Sociale Tanaliberatutti di Riccione, che si dedica a servizi e attività nel settore ludico-educativo (ludoteche, Ludobus, progetti extrascolastici, informagiovani, orientamento, progetti formativi), ne è stato dal '95 al 2000 presidente. È un convinto sostenitore di una politica delle opportunità per tutti e di un benessere della persona inteso come capacità di crescere ed esprimersi con dignità in una prospettiva relazionale: le risorse acquisiscono un valore individuale in quanto anche valore di sviluppo dell’intera comunità di appartenenza. Fra le altre cose ha pubblicato:Il dono di Davide. I volontari e la rete di solidarietà.

Matteo Fantuzzi (a destra nella foto), poeta e critico, è nato e risiede in provincia di Bologna. Numerosi i premi conseguiti, tra questi l’Aldo Spallicci a fianco di Alessandro Parronchi, nonché la menzione d’onore al premio Guido Gozzano, entrambi nel 2001, mentre nel 2002 ha ricevuto i premi Arturo Avanzi e Marino Piazzolla. Pubblicato in molte riviste tra cui L’Ortica, Ellin Selae, Il Foglio Clandestino, Yale Italian Poetry e Babel; collabora con la rivista Le voci della Luna; suoi versi sono presenti in varie antologie tra cui Il Golfo (Centro studi Montaliani; La Spezia, 2000) ed hanno raggiunto Francia, Germania, Belgio, Stati Uniti, Finlandia, Polonia, Rep. Ceca, Venezuela ed Islanda. All’attivo anche molti premi e progetti teatrali.

Marco Tassinari (a destra nella foto scattata nell'estate 2000 in Kosovo) è giornalista pubblicista. Collabora con Telechiara e Mattino di Padova. Ha fornito service video per RaiUno (Vita in diretta, Elisir, In Famiglia, altro) e La7.
Ha studiato, come sistemista, soluzioni per la sicurezza di rete per superMega informatica e comunicazione. È stato consulente linux nei laboratori dell'Istituto nazionale di fisica nucleare di Legnaro, e consulente al CNR di Padova.
Studia Ingegneria delle comunicazioni, è capo scout Agesci a Noventa Padovana. Si interessa ad alcuni progetti dei Beati i costruttori di Pace e di Associazione Nuovi Orizzonti.
È radioamatore, nominativo iw3hja.

Clementina Sandra Ammendola è nata a Buenos Aires, Argentina, nel 1963. Se non fosse andata a scuola, a lavorare, alle magistrali, alla facoltà di sociologia, a insegnare ai bambini e agli adulti, ad accudire anziani, a fare l'educatrice in un gruppo famiglia con ragazze adolescenti, a collaborare con associazioni di volontariato, a scrivere poesie e racconti brevi, a frequentare corsi di scrittura creativa in Spagna e in Italia, a partecipare a seminari sulla migrazione e sulla scrittura di migrazione (è stata premiata dal concorso Eks&Tra - v. le poesie in Mosaici d'inchiostro e Destini sospesi di volti in cammino - e un suo racconto appare in Memorie in valigia), chissà. Chissà. Forse per tutto questo scrive e le fa piacere farlo. Un suo racconto è stato pubblicato nella sezione "Ibridazioni" della rivista Sagarana. Collabora al bollettino telematico vibrisse condotto da Giulio Mozzi.


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