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su La compagnia S.E.Le nuove gesta del supereroe Chicken Breast, memorabili per la qualità
e quantità di personaggi richiamati in vita nel nostro scarno presente,
sono di una "ironia travolgente, mai volgare" (p. 206, Stefano
Martello) che fa tremare i polsi di quanti non conoscono le prime
vicende apparse nel 2002. "… vita pura, virtuale tanto concreto da essere pure meglio della realtà… la droga più sublime che tu possa mai provare! Senti il benessere? È la macchina che stimola i tuoi centri del piacere… ti sto dando una vita piena di gioia da assaporare sempre, gioia assoluta e senza noia!" (p. 178) Quant'è bello questo romanzo irriconoscibile (difficile da leggere,
come soggiunge S. Martello), ma immediato, incontenibile per l'immaginazione
che solleva nelle ottenebrate menti dei nostri nonlettori attuali. "quelli che contano, quelli che stanno dietro alle cose che accadono, i proprietari degli oggetti che voi desiderate a tal punto da uccidere… quello che guardate e quello che usate per lavarvi… noi siamo tutto e siamo una legione!" (p. 173) Non riesco a capacitarmi che il Romanticismo possa ricomparire sulla
scena di questo ventunesimo secolo per tentare di salvare l'Umanità
affetta dall'oscuro morbo del nucleare, dell'avanzata dei cinesi, della
paura di essere troppi a vivere su questa piccola "palla azzurra"
in preda al delirio delle risorse, al tripudio della Guerra. (marzo 2006) per contatti: |
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