Recensioni

Libromondo (sett. 2013)

Chiara Vergano (a cura di)
Dalla parte sbagliata

€ 5,16 pp. 64 (Pacificazioni)

La guerra dei Balcani, così prossima, così rimossa, così partecipata dai pochi missionari di pace (come quelli dell'operazione colomba), che senza scegliere fra i contendenti si sono giocati fino in fondo… Un libro quasi telegrafico in cui il rapporto fra testo e immagini è toccante, coinvolgente, reale. Pagine di testimonianza
per sostenere la nostra labile memoria occidentale.
Primo volume, ampiamente illustrato con foto e vignette, della collana Pacificazioni, realizzata in collaborazione con l'Associazione Papa Giovannni XXIII. Il volume e' reversibile e dotato di una sovracoperta che si trasforma in locandina.
Qui di seguito un breve "assaggio".

Campo dei miracoli
Per il vocabolario, profugo equivale a "chi è costretto
ad allontanarsi dalla propria patria e cercare rifugio altrove". Obiezione, premiata ditta Zingarelli & co., così
è troppo semplice. Manca un pezzo. Profugo è (forse) qualcuno a cui rimane, nei cartoni avvolti da giri di
spago, la memoria, unico bene. "Mi resta solo la musica nella testa" dice il fratello di Nasuf, quando parla dei
suoi dischi distrutti.

Con i ricordi, da una terra a lungo rimossa dai potenti della Storia, i kosovari in fuga si sono portati via
orgoglio, fierezza e dignità. Tali da far impallidire chi, dall’Italia, per infelice ispirazione, ha destinato loro
tanga traslucidi e pizzuti, scarpe da sera smesse, maglioni zuppi di naftalina, vecchi di almeno vent’anni, zimarre tempestate di paillettes o vestaglie in puro acrilico.Come va? è la domanda d’obbligo camminando per il campo di Krajen.

Invariabilmente: bene. Anche in dieci sotto una tenda. Perché i nati sotto il segno dei Balcani rispondono
sempre in positivo. Mir, dobro. Forse per training di una sofferenza antica. O è il pensiero che l’altro, di fronte a te, possa stare peggio, ti spinge a dire "tutto bene", anche lontano da casa? Senza risposta.

Geopolitica:
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