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Amor omnia vincit
di Emiliana Stella
Dicevano i versi di una vecchia canzone: "C'è la luna rossa,
c'è la verde luna, c'è la luna marinara...." aggiungiamoci
anche quelle di Lori Nocandi. Duemila
e una luna (Edizioni Fara) è, infatti, un librettino di veloce
e piacevole lettura ch'ella ha scritto; protagonista la luna, che dall'alto
del firmamento ha una visione privilegiata per osservare quello che succede
quaggiù e così ha individuato una coppia perfetta e particolare:
Lori, riminese doc e Majid persiano doc. Si sono incontrati all'Università
e si sono sposati. Amor omnia vincit, nonostante gli intoppi
che si incontrano sempre strada facendo, lei è stata tenace e coraggiosa,
ma ha avuto anche un pizzico di fortuna, per molte donne che, hanno sposato
uomini di altra cultura, l'incontro è diventato scontro. In teoria
è facile accordare Oriente e Occidente, nella realtà tutto
diventa più complicato. Troppe civiltà diverse e tutte insieme
sono entrate a far parte del del nostro mondo egoista, egocentrico, chiuso
nei suoi principi, geloso della propria identità. I fenomeni di
razzismo generano spesso reazioni spropositate, ma se esiste tuttora della
gente che considera"terroni" gl'Italiani delle regioni meridionali,
non c'è da scandalizzarsi più di tanto se non tutti accettano
lo straniero. I burkah sono tanti e non sono solo le donne a indossarli
e non solo le donne orientali. La scrittrice ha ragione, ma per potersene
liberare ci vorrà un lungo periodo di rodaggio.
Intanto accanto alle lune riminesi, storte, razziste, stanche speriamo
che ne sorgano altre luminose e illuminanti.
(«Ariminum», gennaio-febbraio 2004, pag. 13)
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