|
dello stesso autore
La simmetria imperfetta
|
|
Su Pietrisco
di Narda Fattori
Con questo seconda pubblicazione, Ramberti si colloca autorevolmente
fra le voci contemporanee poeticamente significative. Il suo dettato poetico
nasce dall’esigenza di trovare conferme alle risposte che si è
dato in un tempo che fu e che resta per sempre.
Se talvolta il pensiero si fa fragile e la carne non sorregge degnamente
le piene e le debolezze dell’uomo, Alessandro pazientemente e onestamente
lo confessa, senza farne spia di disagi esistenziali; la fragilità
testimonia , come è stato detto, l’imperfezione del figlio
di fronte alla grandezza del Padre.
Non si può non riconoscere alla poesia di Ramberti la capacità
di rendere fisico lo spirituale e di rendere dicibile il mistero, utilizzando
il linguaggio come risorsa che possiede, motu proprio, significato e significante
e in ultima istanza rivela l’essenza dell’esperienza.
La caratteristica che si trovava nella prima pubblicazione poetica “In
cerca” e che si conserva in Pietrisco
è la sapienzialità del dire che però perde il carattere
aforistico e si distende in un dettato che descrive il processo conoscitivo
e rappresentativo con il linguaggio che appartiene sia alla logica che
all’immaginifico e che attinge ad un vasto bagaglio culturale ed
esperenziale con l’utilizzo di una iconografia metaforica di intensa
semanticità. In questo contesto di ricerca del significato anche
del poco, i titoli delle singole composizioni costituiscono una pista
che orienta comprensione e riflessione, sono le pietre sulle quali si
snoda il viaggio del senso; anche il titolo del volume Pietrisco
si inserisce nello spazio di senso della raccolta pur nella sua polisemanticità.
Pietrisco è ciò che si incontra andando per strade poco
frequentate, pie-trisco è anche quello che resta , rosa la montagna
per trarne ghiaia e/o marmi, ovvero poco di poco conto; pietrisco è
anche qualcosa di fastidioso che ti ritrovi, nel cammino, dentro le scarpe,
o nelle tasche dei bambini dove rappresentano schegge di tesori.
Io penso che Ramberti abbia inteso quest’ultima situazione per il
suo pietrisco: esso è costituito da briciole di verità,
piccoli tesori man mano accumulati negli anni e che ora non sono un fardello
ma materiale per pietra miliare, per orientare lo sguardo, la pietà,
l’impegno, la vita.
Mi piace citare a conferma di quanto sopra questi bei versi: "…
se i prati in cui si asciugano i lenzuoli / diventano la falda del futuro,
/ perdono ogni illusione alle parole, / grata a chi me le lascia spigolare/
per farne l’ossatura di una storia, /…"
Come per ogni poeta che si rispetti, la sostanza ( le parole) diventano
essenza, diven-tano storia, e nel loro concedersi di essere scelte, la
propria storia .
I frequenti input di origine biblica riversano nel quotidiano del terzo
millennio la loro forza dissacrante di verità, squarciano la maschera
dell’indifferenza, ci consentono l’amore: "… /
per accoglierci / ci basteranno gli occhi". È quanto ci serve.
Torna all'inizio
|
|