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Intervista
Premessa
di Carlo Rusconi
L'opera di Ardea Montebelli su L'Osservatore
Romano del 9-7-04
Recensioni
Vita Pastorale (Antonio
Spadaro)
Radio Vaticana (Angelo
Paoluzzi) Bollettino Salesiano
(Giuseppe Morante)
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Ardea Montebelli
Il paradosso della memoria
Meditazioni in versi sulle lettere di Giovanni
€. 9,30 pp. 96 (Imprinting)
ISBN 88 87808 295
«Ho sbirciato
i punti controversi
per vedere la luce
e uomini in cammino
con sguardo pensieroso
chiedersi
se sara' consentito
avanzare ipotesi
scambiarsi carezze
dare un'occhiata a questo mondo.»
Si apre cosi' il commento di Ardea Montebelli alle Lettere di Giovanni,
scritti fatti di luce (il colore dell'evangelista prediletto da Gesu'
è il bianco, che racchiude in se' l'intero spettro cromatico) che
inondano il cuore. L'autrice, che e' anche fotografa, sa rendere, con
una invidiabile essenzialita', palpabili e incisive alcune pregnanti parole
di Giovanni. Nella premessa, Carlo Rusconi scrive: "Ho bisogno di
un senso, ho bisogno d'una ragione sufficiente per i cieli e gli astri
che vi sono appesi, per i mari e i viventi che li popolano (
)".
Montebelli sa rievocarlo, questo senso, come "eco della parola divina"
(id.):
Il bisogno di guardarmi dentro
mi aiutera' a decifrare
questa necessita' di essere
ridotta all'essenziale.
Non esiste altro,
costruire la speranza
fermarmi a chiedere perdono
accogliere la vita
Fino alla stanchezza.
Il giudizio
di Barberi Squarotti
Torino 7 aprile 2001
Gentile Signora, ho letto con ammirazione e con commozione il Suo libro
di profonda religiosita' nella sua rapida ed essenziale riflessione e
visione. Il Suo discorso e' davvero persuasivo e originale. Con i migliori
auguri e saluti
Giorgio Barberi Squarotti
Qui sotto la recensione al libro apparsa in Punto
di vista (n. 28, aprile-giugno 2001, p. 139):
«Come da sottotitolo - Meditazioni sulle lettere di S. Giovanni
- il volume riporta stralci dalle epistole giovannee con a fronte la poesia
che il passo ha ispirato: un'operazione singolare, anche se non unica,
che segna il rapporto a distanza di quasi due millenni tra il messaggio
originario e la sua influenza nella realta' contemporanea. L'abilita'
della poetessa e' fuori discussione: si veda il significante metrico nella
sestina di apertura (cfr. la postfazione di A. Ramberti). Suggestive le
foto, per la loro concretezza figurativa.»
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