|
Intervista
|
|
A TUTTO LIBRO
Panorama editoriale di «Orizzonti Cristiani» n. 68 rubrica
della Radio Vaticana
di Angelo Paoluzi
Scrutare la Parola e' un esercizio non privo di rischi se come premessa
non si sconti la risonanza di mistero in essa contenuta e che e' al di
la' dalla nostra comprensione. Un approccio condotto con umilta' e accettato
nella sua insufficienza permette all'intelligenza e al cuore di farsi
coinvolgere con altre parole - umane, queste - nel vortice di mille significati
ai quali ispirarsi.
Un'elaborazione condotta con profondo rispetto da Ardea Montebelli, in
una raccolta di poesie, Il
paradosso della memoria, con un sottotitolo "Meditazione in versi
sulle Lettere di San Giovanni".
I passi, una ventina, citati dalle tre Lettere dell'apostolo che Gesu'
amava, sono accompagnati a fronte da brevi meditazioni liriche, che non
soffocano i testi ma li contrappuntano. In una traduzione di personale
spiritualita', come abbandono di preghiera. A commento, ad esempio di
1 Giovanni 4,19 ("Noi amiamo perche' egli ci ha amati per primo"),
l'autrice scrive: "Dove respiro penso mi affatico / amore penetra
il mio sangue". Il messaggio, ridotto all'essenziale, e' ricevuto
e trasmesso con la consapevolezza di una risposta inadeguata ma che sgorga
dall'approfondimento degli elementi di fondo del pensiero giovanneo: luce,
speranza, amore, verita'.
Su una partitura, che potremmo definire di riflessione mistica (alla lontana,
e senza azzardati paragoni, un'eco di San Giovanni della Croce attorno
al "Cantico dei Cantici"), la Montebelli gioca la sua voglia
di canto e di lode. "Penso a te / non esito guardare / inganni e
vanita' / una fuga addolcita / dalla ragione / e' la tua forza" chiosa
il brano di Giovanni "In questo sta l'amore: non siamo stati noi
ad amare Dio, ma e' lui che ha amato noi...".
La forza ai versi sta nella loro dipendenza analogica dal testo evangelico:
dall'accorata domanda "Puo' essere follia / la ricerca insistente
/ di salvezza?", all'apertura di speranza: "La luce fa pulsare
/ la sorgente della vita / ora che il cuore / e' in attesa / di buona
accoglienza". In un invito alla meditazione che e' anche preghiera.
Meditazioni poetiche. Il paradosso della memoria
di Ardea Montebelli
di Giuseppe Morante
Questo piccolo ma prezioso volume non lascia indifferenti. I versi, apparentemente
semplici, afferrano il lettore, e cominciano a scavargli l'anima, la mente,
il cuore. Pazientemente, ma inesorabilmente.
L'autrice, non nuova a questo genere di riflessioni, sceglie i versicoli
piu' significativi del testo giovanneo, e li penetra e sviscera con la
sua personale meditazione poetica... e subito, forti emozioni investono
il lettore, e lo costringono a sua volta a fermarsi su quegli stessi testi,
e ad applicarli alla propria esperienza di fede e di vita. Alcune foto
significative della stessa autrice impreziosicono il libro e aiutano l'approfondimento.
(dal «Bollettino Salesiano», dicembre 2001)
|
|