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| Gladys Basagoitia Dazza € 11,00 pp. 152 (Sia cosa che # 112) Copertina di Giacomo Ramberti Prefazione di Antonio Melis II class. al Premio Polverini 2022 sez. Poesia crepuscolare «Con questo Empireo della rosa, Gladys Basagoitia rinnova il suo poetico grazie alla vita. È una vita che scorre alternando le luci e le ombre, ma è sempre capace di trovare nella poesia la spinta per un rinnovamento. La poesia è un momento fondamentale dell’arte di vivere, che comprende anche altre manifestazioni solo in apparenza eterogenee, come amare e cucinare. L’amore, come sempre nella poesia di Gladys, è l’antidoto più potente contro la morte. Questo vale non solo nell’esperienza individuale, ma anche nella vita collettiva, come rivela l’immagine del pianista che suona nella piazza sconvolta dalla violenza terrorista. Ma, al tempo stesso, Gladys non manca di sottolineare il contrasto fra i proclami di pace e la vendita delle armi.» (dalla Prefazione di Antonio Melis) Queste poesie non hanno punteggiatura perché il flusso poetico è un pensiero continuo e profondo come il respiro ritmato negli accapo dei battiti empatici del cuore. Esse esprimono anche il ricordo vivo di affinità elettive con le anime di poeti e artisti ancora con noi o già oltre la soglia, e sono un lascito di saggezza ai propri affetti più cari. siamo in armonia con il sé vastità profondità / incommensurabile la fiducia della forza superiore / (…) / godiamoci il respiro della primavera che accorda / le foglie perché la più severa la più oscura / delle notti si tramuta in alba / vivere l’infinito sole / il fuoco ch’è nella mente il fuoco ch’è nel cuore (da La scintilla del senza tempo, poesia che chiude la raccolta) Gladys Basagoitia Dazza, biologa, è nata a Lima e risiede a Perugia. Premiata più volte in Perú, Brasile e Italia in concorsi nazionali e internazionali, è pubblicata in Argentina, Messico, Nicaragua, Stati Uniti, Portogallo e Colombia. Fra le numerose opere: La zarza ardiendo, Peces ebrios (Premio J.M. Arguedas, Lima, Perú, 1969), Otra vez sobre el viento, L’infinito amore, Donna Eros, Selva invisibile, Polifonia, Acquaforte (Targa del Parlamento Europeo, Premio Anguillara Sabazia 2004), Mujer Eros, Aguafuerte, Rêverie (Premio Nuove Scrittrici 2005), Il colore dei sogni (in FaraPoesia, 2005), La carne / El sueño (finalista al Premio Montano 2008), Danza Immobile (spagnolo a fronte come il precedente, Premio Città di Marineo 2011, Premio Minerva Etrusca, Perugia 2011), Finestra cosmica (Fara 2012, menzione Premio Montano), la silloge trilingue insieme alla poetessa Vera Lúcia de Oliveira Radici, innesti, diramazioni (Perugia 2010); le raccolte bilingui Oceano di luce (Fara 2013, prestigioso Premio Internazionale Camaiore 2014), Aurora del rinascere (Fara 2014) e La via dell'arcobaleno (Fara 2015). Narrativa: Il sorriso del fiume, pubblicato poi da Fara in edizione ampliata come Il fiume senza foce (Premio Città di Salò 2009, Premio Prata P.U. 2009, Premio Anguillara Sabazia 2010). Ha tradotto poeti dall’italiano allo spagnolo e viceversa, soprattutto donne. Ha curato e tradotto Donna Carta di Musica (Centro Documentazione “Donne del mondo”, Perugia, 2005) con poesie di Gloria Mendoza Borda, Rosina Valcárcel e Ana Berta Vizcarra. Nel web: farapoesia, veraluciadeoliveira, donnemondo, casadellapoesia, filidaquilone e altrove. |
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