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Intervista
(a cura di Maria Lenti)
Camaldolesi
Recensioni e segnalazioni
Maria Rosa
Panté
Faccia
a faccia su Figli di NN
Michele
Luongo
Caterina
Camporesi
Carla De Angelis
Angelo Leva
Chiara
De Luca
Paola Castagna
Massimo Morasso
Carmine De Falco
Vincenzo D'Alessio
Daniele Borghi
Narda Fattori
Maria Lenti
Cittadino di Ortona 10-06
(Massimo Pasqualone)
Lettera di Tolmino Baldassari
Caro Alessandro,
grazie per il tuo Pietrisco.
C'è un segno tuo, una connotazione. E questo conta molto, quando
si scrivono versi perché hanno cose da dire.
Non voglio aggiungere altro, poiché le Epilogie dicono molto, particolarmente
quelle di Luca Nannipieri
e Chiara
De Luca.
E mi piace dirti che nelle mie letture di poesia uso un segno (√)
per i componimenti che più sento, e il tuo libro riporta molti
di questi segni. Inoltre a fine lettura ho constatato come Questioni di
principio, poesia con segno più marcato, è citata anche
da Luca…
Cordialmente
Tolmino, Cannuzzo di Cervia, 30 gennaio 2006
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Alessandro Ramberti
Pietrisco
€ 8,00 pp. 64 (Sia cosa che)
ISBN 8887808856
Vincitore sezione poesia edita del Premio
nazionale biennale di poesia "Cluvium" VI
edizione (in giuria Anna Rotunno, Michele Sessa, Carlo Sabbarese, Vincenzo
D'Alessio) con la seguente motivazione: La forte ricerca lirica di
Ramberti ha dato consistenza alla raccolta di versi Pietrisco una nuova
forma di ricerca in quel vasto panorama della poesia contemporanea. Una
voce che si distingue per l’uso sapiente della parola come “pietra
scartata” pr una costruzione fuori dagli schemi consueti, vicini
alla filosofia moderna: vorrei parlare al mondo fuori / ma modulo
di spine il filo / del discorso… escono / a recitare i loro passi
/ alcuni sono belli altri parafrasi (p. 15). Come non riconoscere
a questa poetica la capacità di assicurare al lettore la nuova
strada da seguire per utilizzare in piena concertazione la sacralità
del divenire: se non ci fosse questa storia, / risulterebbe gelido
ogni nodo (p. 32). (Vincenzo
D’Alessio) V. anche la postfazione di D'Alessio all'Antologia.
Finalista al Premio
Città di Arona 2006
Primo premio alla V edizione del concorso letterario
POESI@ & RETE
2006 con la seguente motivazione
Le giurate Irene Bonanno (sx) e Flora Restivo (dx)
con Ottavio Miano, vincitore della sezione C
Da: Gian Ruggero Manzoni
Data: Tue, 14 Mar 2006 21:25:18 +0100
Caro Alessandro, Pietrisco è raccolta splendida.
Vive una sospensione, uno slancio spirituale, una capacità di rendere
viva la tradizione e ogni possibile memoria. La tua poesia è in
crescita continua. In "elevazione". Se avessi conosciuto due
anni fa le tue ti avrei proposto di essere dei nostri in Oltre
il tempo. Ci saresti rientrato in pieno. Che altro dirti? Già
molto è stato scritto dagli amici nelle loro postfazioni. Scelta
di grande apertura quella di chiamarli a dire sul tuo. Bravo anche in
questo.
“Il lavoro di Alessandro Ramberti pare costituirsi in parti di
un unico percorso che non si esaurisce in questo libro ma che caratterizza
tutto il suo operato. E il percorso non è certo dei più
semplici né dei più accettati: Ramberti indaga costantemente,
più o meno in maniera celata, col proprio senso religioso, dimostrandone
tra le righe l’esigenza, o meglio ancora molto spesso la totale
necessità. E questa sorta di “carità” pare prendere
i testi, condizionando i rapporti e le interazioni. Anche in questo Ramberti
agisce con lo spirito del cammino questuante (cfr. Finisterre),
un pellegrino minore, imperfetto, consciamente peccatore e in maniera
latente sofferente. Emerge così tutta la “passione”
della scrittura, del lavoro che si manifesta in maniera evidente quando
viene chiesta “una dichiarazione di argomenti” (cfr. L’ideogramma)
e che ancora una volta fa vedere come impossibile da scindere nell’autore
la sostanza della fede. Questa personale scrittura si instaura insomma
in un filone mai sopitosi della scrittura poetica del ’900 ma che
negli ultimi decenni sta crescendo in maniera costante quasi che l’esigenza
dell’autore non sia più ormai una questione “personale”
ma comune. Il pellegrino imperfetto insomma è attorniato da tanti
altri viandanti e questo pare il punto decisivo: l’affresco “d’insieme”
di questa poesia che partendo da un punto di vista soggettivo si allarga
mostrando tutto il campo di ripresa. E il campo pare grande, sempre più
grande.”
(Matteo Fantuzzi)
Alessandro Ramberti
è nato a Santarcangelo di Romagna il 10 giugno 1960. Ha vinto il
premio l’Astrolabio con Racconti su un chicco di riso
(Tacchi Editore, Pisa, 1991) e vari riconoscimenti per opere poetiche:
recente il secondo premio al Città di Mestre 2005 con la poesia
Già c’è, inserita nella postfazione a Figli
di Paola Castagna (Fara,
2005). Con la poesia Tracce indistruttibili ha vinto il concorso
“Versificando 2005” (cfr. l’antologia omonima prefata
da W. Mauro, edita da Giulio
Perrone Editore, Roma). Con la poesia Dietro le spalle ha
vinto a fine 2005 il premio "Ad un passo dalla poesia". Con
la raccolta In cerca
(Fara, 2004) ha vinto il Premio Alfonso Gatto 2005 per l’opera prima
e il Premio Città di Solofra 2006. Ha pubblicato con lo pseudonimo
di Johan Thor Johansson La
simmetria imperfetta (Fara 1996). Con la silloge Pietrisco
(Fara 2006) ha vinto Premio nazionale
biennale di poesia "Cluvium" e il concorso letterario POESI@
& RETE 2006.
Terzo classificato al Premio
Giovanni da S. Piero 2007 (Agliana,
PT) con la poesia inedita "Dove sono i cavalieri?".
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