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Daniele Borghi
Pinocchio non abita più qui
postfazione di Andrea
Canevaro
€ 17,00 pp. 192 (Imprinting)
ISBN 8887808716
Un libro di una intensità sconvolgente.
Accaivvù, Moana, Pinocchio, Grappolodoro, Candito, Vellutello,
Scheletrino e Dienneà sono un gruppo di adolescenti. Trascorrono
le serate estive ascoltando i racconti che ognuno di loro recita a turno.
Vivono in una scheggia desolata della periferia romana tra case tirate
su alla meno peggio e strani personaggi che la abitano. La settimana più
importante della loro vita la trascorreranno alle prese con miliardi di
scatole di detersivo in polvere, un improbabile ricatto, un malavitoso
obeso, un’afa insopportabile, le incomprensioni con i loro genitori
e il complicarsi dei loro rapporti.
Pinocchio non abita più qui è una favola hard. Unisce gli
elementi lievi delle fiabe a quelli duri della vita in ogni metropoli.
E lo fa con l’affetto e la tenerezza di chi, in quei luoghi, ha
vissuto decenni.
Daniele Borghi è nato
a Roma dove si è laureato in architettura, vive e lavora.
Ha scoperto la sua vena narrativa soltanto dopo i trent’anni. Fino
ad allora era convinto di essere un chitarrista e scriveva testi per canzoni
e articoli monografici su musicisti contemporanei per riviste del settore.
Poi, smesso di suonare, inizia con i racconti e non smette più.
Molte delle sue novelle hanno ottenuto riconoscimenti a premi letterari
e, in seguito, sono state racchiuse in una raccolta pubblicata in formato
elettronico (Day & Night, 2001, Fazi-Libuk).
Nel 2002, Il nome di una privazione viene giudicato
miglior inedito al Concorso Letterario Il
Camaleonte - Città di Chieri. Alessandro
Ramberti lo legge e decide di pubblicarlo. Il romanzo esce nel 2003
per la Fara Editore e ottiene ulteriori riconoscimenti.
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