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La
coda della galassia
Recensioni e segnalazioni
Ilaria Brandi
Bianca Menghi
Federica Volpe (con assaggio)
Chiara
Daino
Arcilettore
La Nazione
(3-5-06)
Ozarzand
(Francesco Randazzo)
Primo Foglio (Massimo
Pasqualone)
Dirtto.it
(Stefano Martello)
Vincenzo D'Alessio
Carmine De Falco
Torino, 3 dicembre 2005
Cara De Luca,
ho letto con molto divertimento e partecipazione il Suo romanzo: e così
ho percorso le molte e analoghe esperienze di mia figlia sul modello delle
Sue, raccontate da Lei in modo così fervido, ironico, giocoso e
amaro. Ella è brava davvero.
Mi congratulo con Lei: con i più vivi auguri e saluti,
Giorgio Barberi Squarotti
Cara Chiara
La collezionista mi è
piaciuto. Me lo sono bevuto. Hai una buona penna anche in narrativa, anzi,
forse reputo il tuo scrivere in prosa più ricco del tuo fare in
poesia, che già funziona. Sai tenere il lettore, i dialoghi filano
e così l'introspezione psicologica. Bene. Ironia e paradosso la
fanno da
padroni, e ciò non guasta, anzi, invita. Molto vera la storia...
in cui in
molti reputo ci possiamo ritrovare. Ottima prova. Grazie per avermelo
inviato. Un abbraccio
Gian Ruggero Manzoni
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Chiara De Luca
La collezionista
ovvero La Sindrome di Babbo Natale
€ 8,00 pp. 144 (TerrEmerse)
ISBN 8887808783
Ilaria Brandi intervista l'Autrice
Cosa colleziona la protagonista di questo romanzo? Lo scoprirete leggendone
le pagine vivaci e acuminate che trattano con umorismo anche aspetti non
piacevoli dell’esistenza. La scrittura di Chiara
De Luca è sapientemente in equilibrio fra il distacco ironico,
il coinvolgimento emotivo e le venature tragicomiche.
La collezionista è uno spaccato – a tratti
esilarante – della realtà degli “umanisti” in
cerca di occupazione e di una generazione con punti di riferimento (anche
parentali) da ricomporre con tutta la fatica del vivere.
“– Mio padre è occupato, ma intanto le mostro la sala
macchine – disse con un sorriso da moneta falsa. Mi fece strada
giù per le scale, poi attraverso uno stretto corridoio, fino a
un capannone enorme, in cui dominava un odore intenso di plastica. Mi
mostrò macchine enormi, spiegandomene il funzionamento, e soltanto
all’ultima seppi con certezza che producevano guarnizioni per conserve
alimentari. Io avevo ascoltato attentamente, rivelazione dopo rivelazione,
con entusiasmo invidiabile. Alla fine lui mi fece dono con orgoglio di
ben tre guarnizioni, tutte di diverso colore.”
Chiara De Luca, 1975, laureata in
lingue a Pisa, ex-dottoranda in Letterature europee, ex fondista, insegna
lingua e cultura italiana tra la “italiano.it” di Bologna
e l’Università di Parma. È nata a Ferrara. Traduce
da inglese, francese e tedesco, corre una decina di chilometri al giorno,
collabora con «Poesia», «Sinopia» e «Nabanassar».
Esperta di risata, sparizione repentina, elaborazione di bugie, cieca
sincerità con i pochi ma buoni veri amici sparsi ma
non dispersi per il mondo. Ha tradotto La vita promessa
(Gedit, Bologna 2004), di Guy Goffette, su cui ha realizzato un servizio
per «Poesia» (settembre 2005).
Ha tradotto Manhandling the Deity (in uscita per Gedit)
di John Deane, su cui ha scritto un servizio per «Poesia»
(maggio 2005). Ha tradotto alcune poesie di Douglas Dunn per «Nabanassar»
e «La Clessidra». Una scelta di poesie dalla sua prima raccolta,
per custodire l’amore, è stata pubblicata su «Poesia»
(luglio-agosto 2004), una scelta dal poemetto in parole scarne su Faranews,
alcuni inediti su «Sinestesie». È inclusa nell’antologia
La coda della galassia (Fara 2005) con una scelta di poesie dalla
sua nuova raccolta: senza. Ha partecipato a due puntate della trasmissione
di poesia “di-versi” di Rai Futura.
Gestisce un sito di poesia e traduzione con molti ospiti italiani, e stranieri
in traduzione sua: www.chiaradeluca.com
La Collezionista è il suo quarto romanzo, il secondo
di quelli non ancora rinnegati.
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