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Domenicale del Sole-24 Ore
Versi soffiati dalle donne
di Franco Loi
Il soffio della vita passa tra noi nel rumeore e tra le violenze che
sembrano tutto sommergere. La donna è certo il simbolo più
cocnreto di questo soffio di vita, ed è quindi naturale che molte
siano le donne che si accostano alla poesia che di questo "soffio"
è l'espressione più alta.
Paola Turroni è di Cesena,
ha studiato lettere, teatro e cinema, scrive racconti, poesie, drammaturgia.
animale è il titolo
di questo suo libro, un titolo che, come scrive Renato
Turci nella postfazione, ha subìto dei mutamenti (…).
Dunque un titolo che sta tra le pulsioni dell'anima e le pulsioni del
corpo nella difficoltà dell'esistere. (…) Io direi che è
una scrittura veramente forte, dal di dentro di un'esperienza e nell'empito
di una passione del dire. naturalmente, a me sembra che questa poesia
ancora ambisca a una forma che a questo straordinario fiato poetico vanga
a mancare la libertà del canto, la misura dell'ordine interiore.
Tuttavia ne riconosco la profondità di sentire e l'intelligenza
della consapevolezza. Ci sono versi bellissimi: "La libertà
che prende respiri dove la solitudine soffoca. / La sospensione in cui
la rosa trema prima di sbocciare", "Gli amori e le morti che
spingono energia e la trattengono", "Sono qui sull'orlo di questo
ambiguo autunno / a riaprire con una busta la porta, / sono qui dopo un
lungo buco silenzioso". Una considerazione mi sembra significare
e il rapporto con la vita e il suo approccio alla poesia: "Ci sono
delle cose che mentre le vivi sembrano eterne, ecco perché quando
sono finite sembra passato tanto tempo; ci sono cose che mentre le vivi
riesci a guardarle da un punto esterno, ecco perché quando sono
finite non sembra nemmeno siano esistite." (…)
(Il Sole24-Ore dell'1 Giugno
2003, p. 34)
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